2024: L’era delle tonalità pastello (e io continuo a vestirmi di nero)

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a bunch of roses hanging from a string

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Se nel 2024 c’è una cosa che sembra aver conquistato il mondo della moda, sono le tonalità pastello. Non si può sfuggire: rosa cipria, lavanda, azzurro cielo e verde menta ti avvolgono ovunque, dai negozi di abbigliamento ai post sui social. Gli influencer sembrano usciti direttamente da una tavolozza di acquerelli, le passerelle pullulano di outfit che sembrano sognanti come un giardino fiorito… e poi ci sono io, che continuo a vestirmi di nero come se fosse il 1987 e il mio spirito da ex metallara non avesse mai vacillato.

Pastello ovunque: il mondo è un cupcake

Il 2024 è, senza dubbio, l’anno in cui il mondo ha deciso di abbracciare il lato morbido e colorato della vita. Un intero esercito di persone vestite come dolcetti, con sfumature che variano dal rosa confetto al lilla più delicato. La cosa incredibile è che sembra funzionare per tutti. Queste tonalità danno un’aria romantica e rilassata che a quanto pare “fa subito estate” e “porta felicità”.

Ma io? Be’, io non posso fare a meno di chiedermi: dov’è finita l’anima rock? Dove sono le borchie, il cuoio consumato e quella rassicurante, intramontabile ombra di nero che avvolgeva ogni giornata? Sarà che una volta che il tuo armadio è stato invaso da magliette dei Metallica e giacche di pelle, il cambiamento verso una tavolozza pastello sembra un po’… una concessione troppo grande.

Il mio armadio: un’ode al nero

Aprire il mio armadio è come fare un tuffo nell’oscurità (ma in senso buono). Ogni angolo è dominato da sfumature di nero, che vanno dal carbone più intenso al grigio fumo, con qualche tocco occasionale di argento, giusto per le serate speciali. Camicie nere? Ce ne sono a dozzine. Pantaloni neri? Quelli sono un classico intramontabile. Stivali in pelle neri? Questi sono i veri protagonisti, perfetti sia per affrontare un temporale che per un concerto heavy metal (anche se oggi li uso principalmente per sfuggire alle invasioni pastello).

Mentre il mondo attorno a me si dipinge di colori che sembrano usciti da un servizio fotografico per neonati, io continuo a onorare quella che è stata una scelta di stile iniziata nei primi anni ’90. Indossare il nero non è solo questione di moda: è un modo di vivere, un segnale che dice “non mi piegherò alla dolcezza pastello”.

La vera sfida non è resistere alla tentazione (perché, sinceramente, non sono mai stata tentata da un cardigan color lavanda), ma sopravvivere all’epidemia di colori morbidi che ha invaso ogni aspetto della vita quotidiana. Anche uscire a prendere un caffè significa dover affrontare schiere di persone che sembrano pronte per un picnic tra i ciliegi in fiore. E mentre cammino in mezzo a questa marea di colori “felici”, sento il rassicurante fruscio del mio chiodo di pelle nero accompagnarmi, come a dirmi: “Siamo ancora qui. Non ci arrenderemo mai.”

Dicono che il nero sia un “non colore”, ma per chi come me ha attraversato fasi di ribellione adolescenziale e si è nutrito di riff di chitarra distorti e ballate metal, il nero è molto di più. È sicurezza, è eleganza senza tempo, è una dichiarazione di identità che non ha bisogno di variare con le stagioni. Perché, ammettiamolo: il nero non passa mai di moda. Può darsi che io sia l’unica superstite dell’era metal in mezzo a un mare di pastelli, ma chi lo sa? Forse sto solo aspettando il grande ritorno del total black (che arriverà, statene certi).

Mentre il 2024 ci spinge verso un mondo in cui sembriamo tutti dolcetti e caramelle color pastello, io continuerò a marciare nel mio fedele nero. Perché alla fine, la moda è espressione di sé stessi, e io non sono mai stata (né sarò mai) una persona che vede la vita attraverso lenti rosa. La mia lente sarà sempre un po’ più scura, con quel giusto tocco di mistero e nostalgia di tempi in cui il rock regnava sovrano e il nero era l’unica scelta possibile.

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