Lago Di Carezza, Alto Adige, Canon 6d e obiettivo Canon EF 50mm f/1.4 USM, video e leggenda
Il Lago di Carezza, in Val d’Ega, è uno dei laghi più belli dell’Alto Adige. Immerso tra le Dolomiti e circondato da boschi di conifere, il lago è conosciuto soprattutto per i suoi splendidi colori. Le due cime dolomitiche, Catinaccio e Latemar, si riflettono nelle acque coloratissime del lago e offrono una splendida vista. Proprio grazie alla sua straordinaria bellezza, il piccolo lago alpino, nel corso degli anni è stato il soggetto preferito di pittori e fotografi.
Ci sono diverse leggende attorno al lago ma quella che ho deciso sia vera è quella di Ondina.
Ondina era una creatura bellissima, si dice fosse una ninfa con una voce meravigliosa, viveva nelle profondità del Lago di Carezza. Chi passando sentiva la sua voce o riusciva a scorgerla se ne innamorava perdutamente. Pare che anche uno stregone che viveva sul monte Latemar se ne fosse innamorato.
Lo stregone tentò per molto tempo di avvicinarla per farla innamorare ma Ondina tutte le volte si rituffava nella profondità de lago.
Disperato il mago chiese consiglio alla strega del monte vicino, il Catinaccio.
La strega, suggerì al mago di costruire con pietre preziose coloratissime e luccicanti un arcobaleno che si allungasse dal Catinaccio al Latemar, in modo da creare per Ondina uno spettacolo meraviglioso sopra il lago. Credeva che in questo modo la ninfa si avvicinasse alla riva del fiume per guardarlo. (Credo poi lo stregone puntasse a un rapimento…ma voglio sperare avesse imbastito la richiesta della mano della bellissima creatura).
Lo stregone, coi suoi poteri crò l’arcobaleno di pietre più bello mai visto.
La ninfa sorpresa emerse dall’acqua e si avvicinò alla riva incuriosita. Quindi lo stregone corse al lago in tutta fretta, ma Ondina lo riconobbe e in un batter d’occhio sparì nel lago. Questo mi fa pensare che a lei non piacesse lo stregone…
Da quel momento sparì del tutto e per tutti i viandanti.
Lo stregone infuriato e deluso buttò tutto l’arcobaleno nel lago e tornò sul suo monte. Pare non si sia più visto nemmeno lui…
I colori delle pietre preziose e dell’arcobaleno vennero assorbiti dalle acque del lago e lo resero meraviglioso, dall’azzurro al verde, dal rosso all’indaco e all’oro, il lago riflette i colori del paesaggio circostante in base alla stagione e all’ora del giorno.
Una statua in bronzo della ninfa Ondina è stata nascosta a una profondità di circa tre metri nelle acque del lago di Carezza: quando si abbassano è possibile vederla riemergere, si dice che data la trasparenza dell’acqua i più fortunati riescano a vederla anche quando il lago è pieno.