Quiet Luxury: O quando la moda diventa così silenziosa che non la sento nemmeno
Ah, il Quiet Luxury, quella nuova tendenza del 2024 che ha conquistato le passerelle e i cuori di chi non ama ostentare loghi. Ma io, una ex metallara che ha passato metà della vita a vestire di nero, mi trovo un po’ perplessa. Insomma, come si fa a innamorarsi di vestiti che, pur costando come un mese di affitto a Milano, non mostrano nemmeno il logo? Capisco la discrezione, ma qui si rasenta l’invisibilità!
Vestiti di marca? Io, no grazie!
Partiamo da un punto fondamentale: non ho mai comprato vestiti di marca. E non è una questione di snobismo al contrario o di ribellione post-adolescenziale. È che semplicemente non ne ho mai visto il bisogno. Vesto di nero da anni e trovo sempre quello che mi serve nel regno delle cose pratiche e funzionali. E poi, chi ha davvero bisogno di una maglietta che costa quanto una piccola vacanza solo perché ha un nome famoso scritto in piccolo sul colletto? O peggio ancora, nascosto perché è “troppo elegante per essere visto”?
Nel Quiet Luxury, il concetto è esattamente questo: più il capo è anonimo, più è costoso. Il vero lusso sarebbe nella qualità dei materiali e nella lavorazione impeccabile, non nel mostrare a tutti che hai speso una fortuna. Ma permettetemi di dirlo con un po’ di ironia: dove sta il divertimento se nessuno sa che indossi qualcosa che costa come un’auto usata?
L’idea di lusso discreto si scontra con tutto quello che ho sempre trovato utile nella moda. Mi piace indossare abiti pratici, resistenti, che non richiedano di essere trattati come opere d’arte ogni volta che faccio un lavaggio. Non dico che bisogna esibire i loghi in modo vistoso, ma se un vestito costa una fortuna, almeno fammi capire perché!
Poi, diciamocelo: un maglione grigio oversize che sembra uscito dall’armadio di un artista bohémien… davvero dovrei pagare centinaia di euro per qualcosa che posso trovare nel reparto “abbigliamento casual”?
Da ex metallara, il mio colore di riferimento è nero. Sempre nero. Qualsiasi altra tonalità sembra superflua. Non vedo il bisogno di comprare un abito di lusso nero che non abbia nemmeno la grinta di una bella borchia o di una zip appariscente. Se poi il “lusso silenzioso” è l’unica differenza tra un vestito comune e uno “di marca”, preferisco davvero restare nel mio comfort nero, dove tutto è semplice e diretto. Se il lusso è silenzioso, il mio look preferito è decisamente muto!
Insomma, mentre il Quiet Luxury fa furore tra chi ha già troppe cose da esibire, io continuerò con il mio stile dark e funzionale. Perché, alla fine, non si tratta solo di quanto costa un abito o del nome dietro l’etichetta. La vera rivoluzione è indossare ciò che ti fa sentire te stessa. E nel mio caso, il lusso è non dover pensare due volte a quello che metto.